METODO PER TRADURRE LA BIBBIA EBRAICA
La presente riedizione digitale è stata elaborata e digitalizzata sulla base dell'edizione del 1891 pubblicata in Torino dalla Stamperia Reale della ditta G.B. Paravia e Comp. (Figli di I. Vigliardi).
La Lingua Ebraica che Santa si appella, essendosi con essa rivelata la parola di Dio al genere umano; conservò mai sempre i nobilissimi suoi pregi, di superare in magnificenza e maestà, ogni più faconda ed elegante lingua; perchè sincera e pura si mantenne nei Sacri Libri, malgrado l'avere da lungo tempo perduta la bella prerogativa di essere lingua viva e parlante.
Valenti scrittori pubblicarono in ogni tempo classiche Grammatiche Ebraiche, il di cui vantaggio, siccome scritte nella stessa Lingna Ebraica, fu ristretto ai soli dotti, mentre poco adattate furono all'uso delle Pubbliche Scuole, attesa la limitata intelligenza degli alunni.
Le sole Grammatiche dei Rabbini Calimani e Romanelli, siccome scritte in ldioma Italiano, godettero fino ad oggi (1847) in ltalia la preferenza, sebbene non vi si scorga quella regolata distribuzione d'idee, cotanto necessaria nell'insegnamento di una Lingua.
Oltre di che, si osserva, che le teorie grammaticali ivi esposte, non son tracciate a seconda delle luminose osservazioni dei moderni Filologi, i quali ci additarono i precetti della Sacra Lingua, con più precisione e ragionati principj.................Lo studio di una lingua, non consiste nel mero apprendimento dei suoi precetti grammaticali, e nella cognizione de' suoi vocaboli; egli è necessario ancora, penetrare nel vero suo spirito, e conoscerne la natura ed il genio.
Se ciò osservasi in ogni lingua, tanto più nell' Ebraica, che essendo antica e filosofica, non è così facile rilevarne tutti i pregi di dolcezza, forza e maestà.
Per giungere ad un cotanto interessante fine, è indispensabile unire allo studio della Grammatica, quello dei libri scritturali, ove la lingua ritrovasi nella nativa sua purità ed eleganza.
Ma perchè codesto studio sia profittevole, è duopo che l'alunno incominci dai libri storici Scritturali, siccome di stile facile e piano, e faccia in essi uno studio metodico ed assiduo, durante il corso dell'Ortologia ed Etimologia.
Passando poi alla Sintassi, allora deve progredire nei libri dei Profeti, e dei Salmi, ed ivi sollevare il suo intelletto, ed accalorare i suoi pensieri alla viva fiamma di quegli inspirati ingegni, esaminando la grandezza della lingua, le eccellenti maniere di dipingere le cose alla fantasia con delicate e naturali immagini, di presentarle alla mente, e trasfonderle al cuore, con robusti e vivaci sentimenti.
Occupato nell'esame di tante sublimità, deve osservare con ragionate analisi, l'applicazione delle regole di Sintassi, sieno quelle di Concordanza, Reggimento, e Costruzione, come le cinque figure Grammaticali.
A quest'analisi, deve unire un esercizio di traduzione in Ebraico, di alquanti temi Italiani; in cui entrino i casi contemplati nelle suaccennate Regole.
Questi Temi saranno dettati dal respettivo Maestro.
Se l'alunno procederà ne' suoi studi secondo il metodo fin qui prescritto, accoppiando la teorica alla pratica, spero che troverà molto agevole l'apprendimento di questa lingua.
Le radici dello studio sono amare, ma il suo frutto è dolce.