Generale Westermann - Luigi Albano

LUIGI
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Il Generale Westermann

Nella terribile guerra della Vandea, il giorno 10 ottobre 1795, tutta l'armata ribelle si portò contro il villaggio di Chàtillon occupato dalle truppe della Repubblica.

Il generale Westermann sorte dal villaggio con un'avanguardia di 500 uomini.

Nel primo momento non credè di avere a fare con una intiera armata, epperciò non volle domandare soccorso al generale in capo.

Ma attaccato dai ribelli con violenza ed avviluppato tutto ad un tratto, fu obbligato ripiegarsi rapidamente, e rientrare in Chàtillon colla sua truppa.

Ma Chàtillon era già occupato da un corpo di Vandesi, e la truppa di Westermann è obbligata di tentarne nuovamente l'uscita.

Il disordine si mise allora nel villaggio a tal punto che le truppe della Repubblica presero rapida la fuga.

Westermann corre dietro i suoi soldati e colle minaccie e colle preghiere perviene ad arrestarne la fuga; li rincuora, li rianima, e dopo aver rimesso intieramente l'ordine nelle sue file, prende posizione non lungi da Chàtillon.

Nella notte risveglia le sue truppe, e riunendole attorno a sè, loro disse queste parole: Quest'oggi voi avete perduto il vostro onore, bisogna ad ogni costo ricuperarlo.

I soldati pentiti rispondono a questo nobile rimprovero con acclamazioni entusiaste.

Westermann prende subito cento cavalieri, fa montare cento granatieri in groppa, e la notte, mentre che i Vandesi, confusi in Chàtillon, sono addormentati ed ebbri dal vino, egli ha l'audacia d'entrarvi, e di gettarsi in mezzo a tutta una armata.

Il disordine fu al colmo, e la carnificina orribile.

I Vandesi non riconoscendosi più, si battevano fra di loro, ed in mezzo ad una spaventosa confusione, donne, fanciulli e vecchiardi erano uccisi, sgozzati e fatti a pezzi.

Westermann sortì all'alba coi 50 o 40 soldati che gli restavano, ed andò a raggiungere, ad una lega del villaggio, il rimanente delle sue truppe.

© Luigi Albano
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