Curtelin e Perrier - Luigi Albano

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I soldati Curtelin e Perrier

Il giorno 28 aprile 1848 ebbe luogo a Pacengo e Cola un combattimento delle truppe piemontesi contro quelle austriache.

Gli Austriaci maggiori in numero attaccarono con audacia e furore, ma i Piemontesi li sbaragliarono ben presto mercè il loro valore, il loro slancio, e la loro costanza.

L'indomani vi fu di nuovo una lunga e sanguinosa scaramuccia di cinquemila Austriaci contro la valorosa brigata di Savoia nello scopo di farsi una strada tra le colline, e portare così soccorso alle truppe che erano state attaccate e battute dalla brigata Piemonte.

In quest'affare la brigata Savoia fece veramente prodigi di valore.

Ed è sacro dovere dello storico di registrare nelle pagine dei nostri annali militari il motto sublime di un soldato savoiardo, Curtelin, il quale, ferito a morte, spira dicendo: Sono contento di morire, almeno ho ammazzato due Tedeschi !.....

Un pelottone di fucilieri di Savoia si era reso padrone di una posizione nemica, e si disponeva a penetrare in una cascina ove si erano rifugiati alcuni Croati; il sottotenente Cocatrix, uffiziale intrepido e distintissimo, si avanza il primo per gettar a terra la porta, e stava per compiere quest'opera pericolosa, allorchè il soldato Benedetto Perrier lo arresta, si slancia davanti lui, lo cuopre col suo corpo, ed al momento che la porta cede a suoi sforzi, casca a rovescio colpito da tre palle nel petto, e spira fra le braccia di Cocatrix dicendogli: Io muoio felice d'avervi salvata la vita, o mio buon uffiziale, ricordatevi di me!....



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