I Gesuiti assomigliano a Gesù come.. - Luigi Albano

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I GESUITI ASSOMIGLIANO A GESU' COME IL DIAVOLO A DIO

Se alcuno è poco intelligente a credere incivilmente che non sia peccato la brama di commettere un omicidio, egli non peccherà col bramare di commetterlo (Jacobus Platelius pag. 119).

I fanciulli cattolici sono obbligati di denunciare i loro genitori o parenti colpevoli di eresia...... se anche sapessero che i loro genitori saranno perciò dati alle fiamme .... .. essi potranno anche rifiutare loro gli alimenti sino a lasciarli morire di fame (Aut. Escobar pag. 150).

Non vi sono parole sufficienti per esprimere l'indignazione che destano simili dottrine perciò preferiamo lasciare giudicarle alla coscienza del lettore.

Potremmo ancora citare sull’impurità, sull'adulterio, di quei passi che le persone più impavide non hanno cuore di riferire se non in latino, ma riteniamo che una penna cristiana non può trascriverli in nessuna lingua, e li omettiamo.

I Gesuiti scrissero tante cose immonde in favore delle impudiche passioni, entrando sfrontatamente nei misteri del matrimonio, del celibato ec., che ci vergogniamo di citarli, anche in lingua latina.
Brutta lezione per ecclesiastici destinati ad eterna verginità di anima e di corpo! Difficilmente un uomo di costumi puri avrebbe la capacità di capire simile immoralità e pure questi padri immacolati, ci hanno dovuto pensare lungo tempo per immaginarle.
Agli amatori della casistica vogliamo lasciare tale occupazione, questa scienza è impura.

Nondimeno i lettori potranno ricorrere alle opere del reverendi padri Cornelio, Ferdinandus da Castro-Palao, Gasparo Hustado, Jacobo Gordoni, Joannes da Castillo, Escobar, Tommaso Tamburino, Jacobo Tirini , Sanchez, ecc. ecc., senza dimenticare il "Compendium theologiae moralis, pubblicato a Fribourg", ossia il manuale delle questioni che i confessori debbono fare a penitenti ed alle penitenti; nel quale, fra altri principi pericolosi è insegnato che è permesso amare una donna maritata, purché si faccia mentalmente questa distinzione: «io l'amo per la sua beltà e non già per la sua qualità come donna maritata».

© Luigi Albano
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