Generale Dubois - Luigi Albano

LUIGI
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Il Generale Dubois

Il 4 settembre 1796 l'armata francese si trovò in faccia a quella austriaca, allorchè tentava il passaggio delle gole del Tirolo, e che gli valse quella gloriosa giornata, chiamata da Bonaparte battaglia di Roveredo.

Bonaparte, comprendendo instantaneamente quale fosse la tattica conveniente a quei luoghi, forma due corpi di fanteria leggera, e li distribuisce a destra e a sinistra, sulle vicine circondanti alture; poscia dopo aver affaticato qualche tempo gli Austriaci, forma due brigate in colonna serrata per battaglioni, ed ordina al generale Victor di addentrarsi con forza nello stretto di San Marco difeso dal generale austriaco Wukassovich.

Un violentissimo combattimento ha luogo, nel quale gli Austriaci resistono coraggiosamente.

Ma Bonaparte decide dell'azione, ordinando al valoroso generale Dubois di caricare alla testa degli usseri.

Questo intrepido generale si scaglia come un lampo sulla fanteria austriaca, la rompe, la schiaccia e la disperde; egli casca nella spaventosa mischia trafitto da tre palle di moschetto.

I suoi soldati lo trasportano spirante sulle loro braccia fuori di quella orribile scena di sangue.

Nel tragitto il mesto convoglio incontra il generale Bonaparte; il prode Dubois, sollevandosi allora con stento, disse queste memorabili parole: Prima che io muoia, ditemi o generale, se noi siamo vincitori!

Nobili parole di più nobile soldato, il quale nulla curando la sua vita, non ha amore, speranze ed inquietudini, che per l'onore delle sue armi e la gloria de' suoi soldati e del suo paese!

© Luigi Albano
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