Martuzza non potea cacare - Luigi Albano

LUIGI
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Martuzza non potea cacare

Aveva la Martuzza un giorno tolta
La medicina, e non potea cacare;
Ond'ella avea dolor e pena molta,
e quasi tutta si sentia crepare,
Talchè temendo di restar sepolta,
Un grosso cazzo in cul si fè cacciare:
Guarì, ma nel guarir, gustò sapore.
E tenuta di dirlo al confessore?


(risoluzione di Pietro l'Aretino)

Tutti i canoni voglion ch'il peccato
Se non è volontario, non si stima:
E che l'uomo non può dirsi dannato
Se non vende a Satan se stesso prima:
Unde quicumque sit, non è obligato
Decima quinta questione prima,
Concludo, ch'e peccato veniale ,
E dirlo al prete poco o nulla vale.

(Tratto da Dubbj amorosi altri dubbj e sonetti lussuuriosi di Pietro Aretino dedicati al Clero, pubblicato in Roma nel 1792 nella stamperia Vaticana con privilegio di Sua Santità)

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