Il volto e la figura di Gesù

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Il volto e la figura di Gesù

Luigi Albano
Pubblicato da Cav. Luigi Albano in curiosità · Sabato 23 Dic 2017
Chiunque abbia raffigurato il volto di Gesù di Nazaret ha sempre cercato di enfatizzare la sua bellezza, donando risalto alla possibilità che egli avesse un volto di grande espressività ed esteticamente attraente, buono, coinvolgente, beato e innocente.
Ma come viene descritto il volto e la sua figura dagli scrittori di allora?
 ""Non si conosce alcun'altra particolarità della vita di Gesù sino al suo anno 29. Una sola cosa è certa, ed è ch'ei fosse tozzo nella persona e deforme nel viso. In ciò son d'accordo, scrittori Cristiani e non Cristiani. Celso dice che a' suoi dì quelli che avevano visto Gesù in vita affermavano esser egli di statura esigua e di volto deforme ed abbietto (1). Origene in risposta dice essere vero che Gesù fosse di aspetto deforme, ma non abbietto (2). Oltre che negli Evangeli in generale si parla della niuna avvenenza di lui, Taddeo, uno dei 70 discepoli, favella della esiguità, abbiezione e viltà delle sue forme (3). Clemente Alessandrino dice che Gesù nacque con faccia deforme (4). Tertulliano parla del suo aspetto ignobile (5). Lo stesso dicono Cipriano, Teodoreto, Cirillo Alessandrino ed altri molti. L'anonimo annotatore di Origene traccia un curioso e strano ritratto di Gesù, che vogliamo qui riprodurre. Era, dice egli, maestoso nella figura, dignitoso nella fronte, avea i sopraccigli congiunti, gli occhi vispi, capelli crespi, naso aquilino, bocca ben formata, barba divisa in due, collo flessibile, diti lunghi, piedi graziosi e colore del grano (6). """

Leggi anche:

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(1) ORIGENE contra Celsum, lib. VI, n. 75.
(2) IDEM, ibidem.
(5) EUSEBIO, Storia Eccl., lib. I, cap. 13.
(4) Paedagog., lib. III, cap. 1.
(5) De carne Christi.
(6) ORIGENE contra Celsum, lib. VI, n. 75, nota (b).



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