Karnak - Luigi Albano

LUIGI
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IL KARNAK


ll pendolo egiziano Karnak o anche denominato di Thoth è un "vettore di potere"di energia psichica, che dà al suo possessore la certezza che non si tratta di un semplice Pendolo di un oggetto o di un amuleto.
La sua foggia e la sua forma originale rendono questo strumento un rivelatore e trasmettitore di onde.
Quando lo prendi tra le tue mani, c'è una potente forma cerebrale che sembra connettersi con te, con i suoi creatori oltre il tempo e con il mondo fisico.
Per fare questo, è necessario fare silenzio e iniziare a lavorare con esso, aprendo così, in pochi secondi, una grande connessione con questo "scettro egiziano".
Con questo tipo di pendolo si ha l'impressione che si stabilisca una misteriosa connessione con intelligenze di un altro livello o dimensione di quella che conosciamo come vita.
Questo gioiello esoterico, come vedremo più avanti si presume realizzato nelle prime dinastie dell'antico Egitto ti permetterà di ottenere un certo beneficio energetico purché ne faccia un uso corretto.
Se la tua psiche è buona,  l'energia del pendolo trasmetterà ciò che stai pensando in quel momento, per questo è necessaria una inequivocabile disciplina mentale.
Con questo pendolo sarai in grado di eseguire un lavoro terapeutico con ottimi risultati unitamente al trattamento medico corrispondente.

LA SCOPERTA

I primi nella storia della radioestesia a menzionare il pendolo di Thoth sono stati i ricercatori francesi Chaumery e de Belizal nel loro libro "Essai de Radiesthésie Vibratoire".
L'originale (si racconta) sia stato scoperto in un sarcofago nella Valle del Re e primi a notare le strane proprietà di questo pendolo furono i predetti Chaumery e de Belizal.

Dopo la morte di Chaumery, de Belizal ha continuato le sue ricerche con P.A Morel e insieme hanno pubblicato il resto del loro lavoro nel libro “Physique Micro-Vibratorie et Forces Invisibles” dove fanno di nuovo menzione di questo pendolo e delle sue riproduzioni in legno appesantito con piombo.

Dagli autori citati sopra: “In conclusione abbiamo scoperto che questo antico pendolo egiziano aveva certamente proprietà incredibili, grazie ad una formula segreta detenuta dalla civiltà faraonica che, molto probabilmente, era erede dei loro lontani antenati, gli Atlantidei. Stiamo cercando di scoprire il mistero di questa formula segreta, ma questo diventa sempre più inquietante. In effetti, abbiamo trovato un amuleto, il cui design e la descrizione, ricordano in tutti i punti il pendolo egiziano. Questo è lo "Scettro di Papiro" che, nell'antico Egitto, sembra essere stato il simbolo di molte forme di vita. A lui sono dedicati due interi capitoli del "Libro dei morti".

Come si può notare, lo scettro di papiro o "OUADJ" o "UADJ" è rappresentato come un'asta sormontata da un triangolo rivolto verso il basso.
Ci chiediamo come gli autori Chaumery e de Belizal abbiano potuto notare una somiglianza con il pendolo egiziano. D'altra parte, i capitoli citati nel "Libro dei morti" menzionano un amuleto smeraldo "UADJ" da indossare intorno al collo. Se aggiungiamo che il curatore del museo del Louvre (Sect. Egyptologie), non ha mai visto un pendolo Egiziano, ci si può interrogare dei riferimenti di predetti autori.
Non esisterebbe infatti alcun documento dell’antico Egitto in cui si parli di radioestesia o di pendoli, mentre si trovano vari riferimenti riguardo il magnetismo umano e l’imposizione delle mani.
Per noi era essenziale trovare una traccia storica, cosa realizzata grazie al lavoro delle Gallerie nazionali del Grand Palais "Ramses the Great", libro pubblicato in occasione di una mostra del 1976.
Vi è una rappresentazione del pendolo egiziano nella ricostruzione della tomba di Nefertari.
Osservando alcuni bassorilievi, siamo stati in grado di notare una strana somiglianza tra i barattoli dell'epoca e il Pendolo egiziano.
Insomma, siamo convinti che nel mondo ci siano pendoli egiziani considerati amuleti intesi ad aiutare il morto nelle sue opere dell'aldilà.
L'oggetto trovato da de Belizal, era quindi un amuleto egiziano "UADJ", e non un pendolo.
Sembrerebbe quindi, che dopo avere testato e sperimentato le proprietà di questo amuleto, il primo a fare costruire i pendoli egizi sia stato proprio de Belizal.

Questi primi pendoli venivano costruiti con un legno egiziano molto duro e pesante, che si chiama “Ironwood”, quest'ultimo è un nome comune per molte piante o legni che hanno una reputazione di durezza, o in particolare una densità del legno più pesante dell'acqua (circa 1000 kg/m 3 o 62 libbre per piede cubo), un legno che è resistente sia all’acqua che all’umidità, e che in qualsiasi condizione atmosferica non si gonfia, non si sgonfia oltre a non modificare il suo peso; proprio per queste caratteristiche è usato anche per le imbarcazioni.
Questo pendolo veniva appesantito all’interno con un anima di piombo (de Belizal aveva scoperto che grazie alle sue onde di forma non emetteva la vibrazione energetica del piombo), ed aveva un peso complessivo di 22 grammi.
Questi pendoli sono ormai introvabili da molti anni, attualmente si trovano alcuni pendoli egizi, sempre piombati all’interno, e del peso di 22 grammi, che però sono costruiti con altri legni; inoltre è raro che abbiano contemporaneamente le stesse misure, le stesse incisioni e le stesse proporzioni degli originali.

Marc Roquart nel suo libro “le pendule de Thoth, et ses mystères” ci ha raccontato di come Habdil fosse il depositario di queste conoscenze dei monaci copti, che avevano iniziato a costruire i pendoli di Thoth (per non confonderli con quelli in legno) con una particolare ceramica fatta con terra egiziana, contenente silici, feldspati, berillio, alluminio, sabbia, ecc, e di come questi pendoli, costruiti con questo materiale, aumenterebbero le loro proprietà di emissione e di diffrazione e rifrazione delle vibrazioni energetiche.
Però se leggiamo il libro di Bernard Ledein "Les Etonnantes possibilitèss du pendule Egyptien et de la Pyramide” che vi ricordo è stato pubblicato precedentemente a quello di Roquart, scopriamo che Ledein, per perfezionare i suoi pendoli, aveva iniziato a costruirli in grès.
Il Grès è ottenuto  tramite il processo di sinterizzazione di argille ceramiche, caolini e sabbia, materie prime che vengono prima macinate e poi finemente atomizzate fino a raggiungere una polvere a granulometria omogenea adatta alla pressatura. (fonte Wikipedia)
Quindi si presume che la composizione del Grès sia molto simile se non identica al materiale usato dai monaci copti a cui fa riferimento Marc Roquart, ed è probabilmente molto simile anche agli UADJ, come quello rinvenuto da de Belizal.
Questo sta a significare, che nonostante Ledein non sapesse nulla dei pendoli di Thoth dei monaci copti (in caso contrario ne avrebbe fatto menzione), abbia avuto le stesse loro intuizioni.

ll Karnak ha anche una camera che si svita in cui è possibile inserire un piccolo testimone (oggetto) o un pezzo di carta su cui è possibile scrivere gli elementi relativi alla ricerca.

Affidabile in ogni ricerca grazie alla sua forma specifica originale, non è mai saturo e produce la desiderata trasformazione energetica.

TIPOLOGIE

Esistono pendoli egiziani fatti di pietre semi preziose, legno e altri materiali; i più noti sono:

  • Sodalite: Il pendolo egiziano a base di sodalite è straordinario per il lavoro terapeutico e per lo sviluppo delle facoltà superiori. Le vibrazioni delle sue bande blu e acquose ispirano ed elevano la nostra percezione extrasensoriale. Questo pendolo facilita il contatto con la nostra guida interiore ed è straordinario lavorare sull'equilibrio delle emozioni e della guarigione in generale, poiché risveglia e guida i nostri meccanismi di auto guarigione;
  • Cristallo Di Rocca: Dotato di grande precisione, il pendolo di cristallo di rocca egiziano agisce in perfetta armonia con il nostro terzo occhio o ghiandola pituitaria. Richiede purezza di intenzione e una ferma volontà nel suo lavoro. Sviluppa la nostra chiaroveggenza e telepatia. La sua forma gli impedisce di essere impregnato delle diverse operazioni. È meraviglioso per i nostri esami medici o nelle nostre ricerche. Ideale per controllare i chakra o i centri energetici;
  • Ematite: il pendolo egiziano fatto di ematite (pietra sanguigna) è perfetto per l'emissione di forme di pensiero e salute. Ha un effetto definito sul sangue come suggerisce il nome. Stimola la crescita cellulare e aiuta sia nelle anemie che nei processi di disintossicazione e avvelenamento farmacologico. È favorevole in tutti gli organi che filtrano il sangue e allevia sia l'emicrania che il mal di schiena.
  • Altri pendoli di pietre semi-preziose sono lapislazzuli, diaspro rosso, quarzo rosa, avventurina verde, occhio di tigre, labradorite.

PRINCIPALE CARATTERISTICA

La  sua principale caratteristica è che orientato verso i punti cardinali ha uno spettro totalmente invertito soprattutto se messi in paragone con la Piramide:



Ricordiamo inoltre che se fatto oscillare volontariamente in senso orario emette il Verde Negativo (V-) con la possibilità di impregnare acqua, cibo e quant'altro, inoltre rimane sempre neutro come gli altri pendolo Egizi, cioè non si impregna mai ed è quindi inutile procedere alla sua purificazione.

Ultimo consiglio ma non meno importante, al termine della consultazione il Karnak bisogna disattivarlo (procedendo al suo smontaggio) o inserirlo in carta stagnola o custodia in ferro.

IL PENDOLO EGIZIO COME TRASMETTITORE
(di Bernard Ledein "Les Etonnantes Possibilitès du Pendule Egyptien et de la Pyramide)

Una delle proprietà più conosciute del pendolo egizio, riconosciuta dalla maggior parte dei ricercatori che l'hanno sperimentato, è il fatto che possa operare come un trasmettitore. Basta far ruotare il pendolo egiziano in senso orario fino a quando l'oggetto da caricare non è saturo.

Carica dell'acqua:

È possibile caricare acqua, ciottoli, cotone, carta assorbente, ecc... Per caricare l’acqua; usa un bicchiere piccolo, come un bicchiere di liquore senza decorazioni incise; riempilo per 3/4 e fai roteare il pendolo fino alla saturazione, vale a dire fino a quando non si ferma.

Chiarimento importante: facendo ruotare il pendolo, si carica quest’acqua di quello che può essere chiamato "magnetismo umano", cioè otteniamo l'equivalente dell’acqua caricata manualmente da un pranoterapeuta.
La qualità e le proprietà curative di quest'acqua dipenderanno dall'operatore.
Ma il neofita o il principiante come fa sapere se in realtà è riuscito a caricare abbastanza l’acqua per cambiarle la frequenza e darle proprietà che l'acqua normale non ha?
La carica dell’acqua, e quindi la sua magnetizzazione, può avvenire in due modi.
Modalità n. 1

  • Se vogliamo magnetizzare dell’acqua per uso universale (dall'acne, all'irrigazione delle piante, ecc.) la mente del radioestesista sarà focalizzata esclusivamente sulla magnetizzazione generale, senza pensare ad altro.
  • Però possiamo anche caricare magneticamente l'acqua secondo uno scopo molto specifico. In questo caso tutta la volontà dell'operatore deve concentrarsi su quell'obiettivo. Ovviamente in questa ipotesi, l'acqua magnetizzata verrà utilizzata solo per quel singolo caso.

C'è un modo semplice per verificare questa magnetizzazione.
Prendi due piante sane in vaso nonché della stessa varietà, apparenza e dimensioni. Mettili nella stessa stanza, stessa esposizione, ma a una certa distanza l'una dall'altra. Innaffia la prima pianta con acqua normale, la secondo con acqua magnetizzata con il pendolo egizio.
Dopo una settimana o due, la seconda pianta dovrebbe crescere più velocemente della prima. Ripetere l’esperimento più volte con piante diverse, assicurandoti così che non sia solo una coincidenza.
Non appena possiamo verificare le proprietà dell'acqua, questa potrà essere utilizzata in diversi modi, per esempio aggiunta all'acqua di un bagno, che darà proprietà rivitalizzanti, aggiunta all'acqua di un acquario (1 bicchiere per un acquario da 100 litri), il pesce diventerà più vigoroso, meno suscettibile alle malattie e alla fine avrai anche la sorpresa di vedere riprodursi alcune varietà di pesci che hanno la reputazione di non riprodursi in cattività.

Modalità n. 2

È possibile caricare l’acqua e magnetizzarla di un'intenzione specifica, la quale orienterà le sue proprietà.
Il principio è semplice, l'applicazione è tuttavia delicata.
Facciamo un esempio specifico: Ruotare il pendolo egizio sopra un bicchiere d'acqua fino alla saturazione, pensando con forza e convinzione: "quest'acqua farà perdere Peso a chi la berrà". Diluire il bicchiere d'acqua così caricato in un litro della stessa acqua e darla da bere alla persona scelta, sperimentando 3 bicchieri al giorno, 1 al mattino a stomaco vuoto, il secondo prima di pranzo, il terzo la sera prima di andare a letto.

Anche in questo caso i risultati dipenderanno essenzialmente dall’operatore, dall'intensità e dalla chiarezza della "Forza del Pensiero" emessa quando il pendolo viene fatto ruotare. Penso che questo non sia raccomandato per i principianti nella radiestesia.
Queste azioni sono delicate e devono essere affidate a radioestesisti esperti, in grado di verificare e controllare il loro intervento.
Tuttavia, tutti possono provare questo tipo di esperimento su piante o animali.

È utile in questa fase della presentazione, porre il problema dei limiti sull'uso del pendolo egizio. Se ammettiamo che è possibile caricare dell'acqua con una "forza pensiero" rivolta al bene, e se uno è in grado di verificarne gli effetti, può essere allettante per alcune persone maligne usare il pendolo egizio per materializzare "forze di pensiero" negative, persino pericolose.

SHOCK DI RITORNO

Le persone che sono tentate in questo modo, a danneggiare il loro prossimo, dovrebbero essere avvertite, poiché rischiano, nel breve o nel lungo periodo, quello che viene chiamato "shock di ritorno", cioè la forza pensiero negativa può non arrivare al destinatario se le sue barriere i suoi sentimenti sono più forti di quelli del mittente.
In questo caso chi impone i pensieri negativi, avrà il ritorno automatico di questi,  e si troverà così vittima delle sue stesse cattive intenzioni.
Questo fenomeno è anche molto noto agli stregoni di incantesimi, che purtroppo sono anche una realtà innegabile, sia riguardo la loro esistenza, sia riguardo la loro efficacia.
Pochissimi si sanno davvero proteggere dal terribile "shock di ritorno", e finiscono sempre per essere vittime delle loro attività colpevoli.

IL DOSAGGIO GIUSTO DELLA CARICA

Coloro che hanno studiato il problema della frequenza dell'acqua magnetizzata, a volte ottengono risultati deludenti con le piante e con gli animali, o con esseri umani. Proviamo a capirne le ragioni.
Alcuni utenti del pendolo egizio ottengono risultati eccellenti, altri inadeguati, e altri francamente negativi.
Le piante sembrano arrostite se innaffiate con acqua magnetizzata, lo stato di salute delle persone o degli animali trattati tende a peggiorare.

La soluzione è semplice. Prendi l'esempio di una persona che soffre di una malattia cronica resistente a tutti i trattamenti. Diamo un'occhiata col pendolo alla frequenza dell'acqua che potrebbe migliorare la sua salute, e troviamo ad esempio 85: se l'acqua magnetizzata ha una carica inferiore, sarà benefica, ma i risultati non saranno spettacolari, se invece la carica è troppo elevata, le condizioni del paziente tenderanno a peggiorare, anche se ciò significa migliorare in seguito.
Anche se il risultato finale è vantaggioso, è inutile stancare la persona già indebolita con un peggioramento, anche momentaneo, delle le sue condizioni.

Quindi devi caricare l'acqua alla giusta frequenza; molti hanno cercato soluzioni complicate e inaffidabili.
Dopo molti test, la soluzione più semplice è formulare mentalmente con precisione e convinzione la frase seguente:

"Il pendolo egizio si fermerà non appena l'acqua raggiungerà la frequenza più adatta per quella persona"

e mentre il pendolo ruota sopra l'acqua mentre, si mette la mano libera sul testimone della persona, sia questa una foto o una ciocca di capelli.

Verifica se necessario con il pendolo se la carica dell'acqua corrisponde alla cifra trovata.

L'interessato quindi, sarà in grado di bere il contenuto del bicchiere d’acqua senza diluirlo, poiché la frequenza corrisponderà esattamente ai suoi bisogni.

Se la persona è presente, è consigliabile per lui dargli immediatamente l’acqua, altrimenti per mantenere le sue proprietà, l’acqua, dovrebbe essere conservato in un contenitore di vetro opaco.

ESEMPI DI UTILIZZO



Bibliografia:
1. “Essai de Radiesthésie Vibratoire", di  Chaumery e de Belizal;
2. “Physique Micro-Vibratorie et Forces Invisibles”, di Belizal e P.A Morel;
3. “Le Etonnantes possibilitès du pendule egyptien et de la pyramide” di Bernard Ledein;
4. “El Correcto Uso del Pèndulo y la Piràmide”di Gustavo Fernandez
5. “How To Heal Witha a Pendulum” di Erich Hunter Ph. D.
6. “Sanacion con Pendulos” ” di Erich Hunter Ph. D.
7. “Le pendule de Thoth et ses mystères”di Marq Roquart
8. “A Little bit of Pendulum” di Dani Bryant
9. “Como usar um Pèndulo pararadiestesia e divinacao” di Ronald L Bonewitz.
10. Elements of Pendulum dowsing” di Tom Graves
11. “Pendulum Magic For Beginners” di Richard Webster
12. “Curso de radiestesia Pendulo de thoth” di Flavio Girol
13. El Pendulo Manualde Radiestesia” di Juan Pablo Garces
14. Museo d'Antichità J.J. Winckelmann, spazio web:

        
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