piobbico - Luigi Albano

LUIGI
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LEGGENDA DI PIOBBICO - LA DONNA SUICIDA.

Nei contrafforti degli Appennini, vicino a Monte Nerone, presso il paese di Piobbico nella provincia di Pesaro, si apre, fra due alte creste di monti, nel vivo macigno, uno stretto passo lungo circa due chilometri, per dove scende mormorando in continuo zig-zag un ruscello; il posto è chiamato Fosso dell'Eremo, dalla stanza che ebbero in esso alcuni poveri eremiti.

Il passo si apre tanto quanto basta al corso del ruscello, tranne verso la metà, dove si allarga forse per una trentina di metri; qui ebbero dunque stanza presso una piccola chiesuola i suddetti eremiti.

Il luogo si chiama Mori mondo (Muori al mondo) e dicasi Valmondo (Va al mondo) l'apertura onde il ruscello esce e si getta nel fiume.

A un terzo circa dall'ingresso, uno dei due monti forma gibbo, e pende a piombo sul fosso.

Qui la tradizione dice che una donna spinta dalla disperazione si buttò capo-fitta e morì.

Le popolazioni di quei luoghi sono molto religiosi e timide, e restarono assai scandalizzate di quel suicidio.

Si formò sul fatto questa leggenda, che la donna fosse condannata dalla giustizia di Dio ad aggirarsi sempre in quei luoghi.

E come in conseguenza del suo peccato ebbe l'animo triste e nemico all'uomo, su chiunque ora la chiami, essa per dispetto, rovescia
immediatamente la pioggia.

Il fatto accidentale che alcuni la chiamarono, e dietro all'invocazione seguì tosto la pioggia, ha dato fondamento incrollabile all'opinione popolare.

1883, P. Rasponi (ortografia originale)
© Luigi Albano
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