Epigrammi Indiani tolti dall' Hitopadeca
Pubblicato da Cav. Luigi Albano in Satire ed Epigrammi · Martedì 08 Mag 2018
- La scienza distrugge molti dubbi; svela ciò che è nascosto; essa è l'occhio del mondo; è cieco chi è privo di essa.
- Qual pro del nascimento di un figlio, nè savio, nè virtuoso? Qual pro di un occhio acciecato? un tal figlio è più che un mal d'occhi.
- Un padre che fa debiti è un nemico; è un nemico là madre che trascura i suoi doveri; un nemico è una moglie bella; un nemico è un figlio ignorante.
- Come il carro con una sola ruota non si muove dal posto, così il destino non assicura nulla agli uomini, senza il loro impegno.
- E molto bene che il padre e la madre istruiscano il loro figliuolo; la sola nascita non ha mai bastato a formare ed istruire alcuno.
- Bellezza, gioventù, nobiltà di natali non sono stimati senza il sapere, come il fiore di kimcuka, che non ha profumo, quantunque bello.
- I savii passano il loro tempo discorrendo di poesia e di scienza; gli sciocchi s'annoiano, dormono, si litigano.
- La condotta d'un uomo che non sa infrenare i suoi sensi, è simile al bagno di un elefante. La scienza senza l'opera corrispondente è un peso, come l'ornamento ad una donna che non è amata dal marito.
- Infinitamente diversi sono il corpo e le virtù; il corpo improvvisamente si dissolve, le virtù durano eterne.
- Il savio deve legarsi sulla terra solamente con quello che gli conviene; io sono il cibo, tu sei il divoratore; come dovrebbe nascere amicizia tea noi?
- Dove non vive nessun sapiente, anche un uomo di mezzano ingegno viene lodato; nel paese dove non crescono alberi, anche il ricino può passare per un albero.
- L'amore d'un tristo è simile ad un vaso di terra; si rompe facilmente e difficilmente si rimette insieme; l'amore d'un nobil uomo è come un vaso d'oro; si rompe difficilmente e facilmente s'aggiusta.
(Fonte: Angelo De Gubernatis, 1884)