il diluvio

LUIGI
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il diluvio

Luigi Albano
Pubblicato da Cav. Luigi Albano in la storia biblica · Giovedì 15 Feb 2018
L'autore di questo testo si potrebbe definire il Mauro Biglino del 1800, di seguito una sua piccola considerazione, seguiranno delle altre...(parte sesta).

""Invece una favola greca, ma di derivazione asiatica, narra che gli Dei essendo sdegnati contro la cresciuta malvagità degli uomini, deliberaronodi sommergerli e che da quello sterminio universale si salvarono soltanto Deucalione e Pirra sopra una barca costrutta da Prometeo: e la favola di quest'ultimo ha un'intima relazione con quella dei Titani o giganti che mossero guerra ai Celesti e furono da Giove fulminati e sepolti nei cavi della terra, sotto le montagne. È incirca ciò che si legge nel libro di Enoch.
Un altro diluvio lo troviamo descritto nel Mahabhàrata antico poema indiano, il cui racconto somiglia molto a quello della Genesi.
Rutren il Dio del male vuole sommergere la terra; Visnù ne avvisa Satiavarti che si costruisce una nave, sopra cui s'imbarca colla moglie ed i figli e Visnù trasformato in un pesce gigantesco, serve da timone e guida la nave a traverso le procelle e salva Satiavarti colla sua famiglia che poi ripopola la terra.
Se la leggenda indiana sia originale e l'ebraica una copia, o quale delle due sia la più antica, o se entrambe derivino da una leggenda più antica di loro, è ciò che non saprei dire: ma ove non si voglia abdicare al buon senso, nessuno si persuaderà che il racconto della Genesi sia storico, né vorrà credere che Dio per punire l'umanità dalla corruzione in cui è caduta volesse ricorrere allo stolto espediente, più degno di un tiranno che di un essere giusto e intelligente, di distruggerla tutta quanta, per indi pentirsi di averla distrutta, come già si era pentito di averla creata; che si facesse a confabulare con Noè, che gli palesasse il suo pensiero, che gli suggerisse il disegno assai grossolano di fabbricarsi una cassa per ivi salvarsi colla moglie e i figlioli e con diverse coppie di tutti gli animali, che egli stesso chiudesse l'uscio della cassa, ed altre siffatte trivialità, che l'immaginazione poetica ed allegorica de' popoli primitivi ha potuto inventare, ma che a tempi nostri e col grado a cui sono ascese le cognizioni non è più lecito di spacciare sul serio.""

Aurelio B.G., 1851 (Compendio Biblico)


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